IL BOCA JONIO RIPARTE. L’INTERVISTA A MISTER SOTERO

 

Siamo a settembre e come tutti quelli che sono occupati nel settore giovanile, anche il numero uno del Boca Jonio ha tolto dal suo armadio la tuta da allenamento. Dal comodino ha tirato fuori fischietto e cronometro, perché da martedì 18 il Boca Jonio apre ufficialmente le iscrizioni alla scuola calcio. Gli iscritti all’Orange Team dovrebbero aumentare, queste sono almeno le previsioni di mister Sotero che, per dedicarsi interamente ai più piccoli, ha deciso di rinunciare alla Terza Categoria. “Non è stato proprio possibile più dare l’adesione al campionato di Terza Categoria – così esordisce Claudio Sotero – perché Crotone non ha strutture sufficienti a soddisfare la domanda di calcio che arriva da più parti. Ad essere penalizzati sono sia i grandi che i più piccini e questo non è bello per una città dal grande potenziale calcistico”. Poi prosegue: “Sono stanco di andare, da dirigente, sugli stessi campi in cui mi allenavo quando giocavo. Forse io  non dovrei lamentarmi perché i campi in cui allenare ce li ho, ma togliendo quello da calcetto in cui facciamo attività con i Piccoli Amici e Pulcini, gli altri sono sempre campi in terra battuta, dove quando piove diventa un pantano mentre quando tira vento siamo costretti a mangiare la polvere. In Calabria, per quello che mi risulta, Crotone è la città più penalizzata dal punto di vista dell’impiantistica sportiva e questo ha una sua ricaduta che non è certo positiva. Però qualcosa di buono c’è da dire. Il bello dei crotonesi è che amano il calcio. La passione spesso è tramandata da padre in figlio e poi c’è il Crotone di serie B che aiuta molto. Noi in questo nuovo anno pensiamo di fare tutte le categorie di settore giovanile fino agli Allievi”. Gli obiettivi quali sono? “La nostra è una società giovane che nonostante i tre anni di attività è riuscita a togliersi tante soddisfazioni. Siamo sempre cresciuti numericamente e abbiamo anche ottenuto diverse vittorie sia nei tornei locali che in tornei a cui abbiamo partecipato fuori dai confini provinciali. La nostra filosofia, però, non è mutata ed il nostro motto resta sempre quello “Giocare per imparare, e imparare a giocare”. Quest’ultimo punto voglio sottolinearlo anche in questa intervista al vostro giornale perché per noi la scuola calcio resta uno strumento di aggregazione per far sì che nella fase della crescita i ragazzi imparino il rispetto dei ruoli e delle regole. Sui campi di San Luca e di Borgata San Francesco mettiamo in campo tanta serietà e tanta professionalità perché siamo convinti che ai ragazzi il primo esempio io lo diamo noi allenatori e dirigenti. A proposito di allenatori, in casa vostra novità ce ne sono? “Le novità sono l’innesto dell’esperto Franco Guerrini che avrà il compito di allenare la categoria Allievi e mi darà una mano nella gestione della squadra Giovanissimi. Per ciò che riguarda gli Esordienti e i Pulcini con me collaborerà Pasquale Carnè, ex capitano della nostra prima squadra. Per quanto attiene ai Piccoli Amici e ai bambini dell’Avviamento abbiamo fatto la scelta di affidare la guida tecnica al giovane Pietro Gerace che potrà sempre contare sul mio apporto e sui consigli degli altri mister. Alle spalle di questi giovani tecnici la nostra società può contare sempre sull’impegno e la generosità di diverse persone, primo fra tutti è giusto menzionare Gaetano Grotteria, amato autista del nostro pulmino che porta i ragazzi dalle loro case ai campi di gioco, e poi sull’encomiabile supporto del dirigente Pino Giaquinta, mio braccio destro in qualità di accompagnatore della categoria Giovanissimi”. Pochi ma buoni si direbbe. In verità mi sento di dover ringraziare fin da questo momento tutti quei genitori che ci sosterranno nelle varie iniziative che andremo a fare al solo scopo del bene esclusivo dei bambini. Già da adesso invito tutti i genitori seguire i propri figli in trasferta, sia nei campionati che nei tornei, senza però, ci tengo a sottolinearlo, interferire, restando in silenzio a guardare la partita o meglio incitando positivamente tutta la squadra. A me hanno insegnato che nei confronti di un bambino un bravo è più gratificante di una critica”.                     Mister Sotero è tempo di conclusioni, in breve ci dice i programmi a grandi linee del Boca Jonio per la stagione 2012-2013? “Mi basta fare bene. Mi interessa che i ragazzi diano al calcio l’importanza che merita ma che non gliene diano troppo, il calcio è un gioco e deve restare tale perché, lo ricordo, sono in pochissimi a diventare calciatori. Bisogna soprattutto studiare e divertirsi. I nostri programmi sono essenzialmente questi; abbiamo l’ambizione di far divertire i ragazzi sia negli allenamenti che nei vari tornei organizzati dal comitato di Crotone, come in quelli a cui abbiamo intenzione di tornare, per esempio il torneo di Policoro fatta nel mese di giugno e che è stata un’esperienza bellissima. Tra le varie cose che abbiamo interesse a rifare è aderire al progetto dell’album di figurine “I Piccoli Campioni” edito dalla Nigro Editore che nella passata stagione ha generato un grande entusiasmo tra tutti i componenti della grande famiglia del Boca Jonio”.