MARCO GUERRIERA; UN TALENTO CATANESE CHE SI ISPIRA A MARCHISIO


Quasi sempre titolare, al primo anno di Primavera è diventato uno dei cardini del centrocampo rossazzurro: dove non arriva il compagno arriva lui con la corsa, il cuore e la tenacia, elementi importantissimi e indispensabili nel calcio moderno.
D. – Hai ancora 17 anni, ma sembri già un giocatore navigato in campo, quando hai iniziato a conoscere il pallone?
R. – ‘Ho iniziato a giocare nella Palestro all’età di 5 anni. La prima cosa che mi viene in mente è che durante le partitelle giocavo spesso con la terra disinteressandomi del resto. Forse ero ancora troppo piccolo’.
D. – Parliamo un po’ di tattica, il mister ti schiera sempre centrocampista destro, quali sono le tue caratteristiche principali nel rettangolo di gioco?
R. – ‘Diciamo che ho coperto un po’ tutti i ruoli del centrocampo. Mi trovo bene a giocare sulla destra anche perché posso sfruttare la mia caratteristica migliore, che è l’inserimento a sostegno delle punte’.
D. – A quale calciatore professionista ti ispiri e ti paragoni in campo per modo di giocare?
R. – ‘Del Piero è sicuramente il giocatore che stimo di più per tutto quello che è riuscito ad ottenere in anni e anni di carriera, in poche parole il mio idolo. Marchisio è il giocatore al quale mi ispiro quando gioco, è molto giovane ma è già nel pieno della maturità calcistica’.
D. – Finora un solo gol, cosa hai provato quando hai segnato contro l’Ancona?
R. – ‘Segnare un gol è sempre bello, figuriamoci quando lo si fa in un campionato Primavera. Speriamo che quello contro l’Ancona non sia il primo e l’ultimo’.
D. – Concluso il 2009, se dovessimo fare un bilancio del tuo campionato cosa potremmo dire? Quanto ti inorgoglisce che il mister ti schieri spesso titolare? ‘
R. – E’ un sogno ritrovarsi a giocare quasi tutte le partite titolare al primo anno di Primavera, devo dire che sono stato anche un po’ fortunato, mi sono sempre fatto trovare pronto. Il bilancio è positivo, spero vada avanti così’.
D. – Durante gli allenamenti di tutti i giorni quanto sono importanti i consigli di mister Amura?
R. – ‘Quando si sbaglia qualcosa, il mister è sempre pronto a correggere. A me in particolare suggerisce di attaccare più spesso la profondità’.
D. – Quanto pensi alla convocazione in prima squadra?
R. – ‘Ancora è senz’altro prematuro, parlare di prima squadra. Penso a far sempre bene in allenamento ed in campo se vengo chiamato in causa dal mister. Il resto, se deve venire, verrà solo attraverso il lavoro e l’impegno.
D. – Restiamo ancora nell’ambito calcistico, i tuoi pregi e difetti nel lavoro quali sono?
R. – ‘Tanta corsa e tanto fiato, questi sono i miei pregi. Mancanza di freddezza e lucidità sotto porta, li posso invece classificare come i miei peggior difetti’.
D. – Andiamo adesso a conoscere Marco nella sfera privata, quali sono i tuoi hobby?
R. – ‘La scuola mi ruba un po’ di tempo libero che preferirei passare in compagnia degli amici. Con loro esco non appena ho la possibilità. Non manca mai la classica partita alla Play, ovviamente’. Un giocatore non si misura solo dal talento palla al piede, lo spirito di sacrificio è parte integrante e determinante nel percorso di crescita: Marco possiede entrambe le qualità, basta poco per arrivare ad alti livelli. A 17 anni è titolare inamovibile della Primavera rossazzurra, l’umiltà necessaria per affermarsi non gli manca neanche, tutte le carte sono in regola, la via è quella giusta.