TORNEO DELLE REGIONI: LE SEMIFINALI DELLA CATEGORIA JUNIORES

I lombardi hanno piegato la Puglia ai calci di rigore 4-1 (1-1 nei tempi regolamentari). La Puglia sblocca il risultato al 39′ grazie a Russo che intercetta un retropassaggio di Botturi, poi è la volta Bettoni che, appena entrato nella ripresa, firma il pareggio con un preciso diagonale. Alla lotteria dei rigori l’emozione tira brutti scherzi ai pugliesi che con i loro errori spalancano la qualificazione ai lombardi. Il successo del Lazio contro il temibile Veneto ha dell’eccezionale perché oltre ad essere arrivato con un ruolino di marcia invidiabile (7 gol segnati e solo 2 incassati) è stato costruito valorizzando un’intera rosa di calciatori un anno sotto età. La scelta del CR Lazio, a maggior ragione perché adottata nella categoria regina, va nella direzione del calcio moderno, nell’ottica della sempre maggiore valorizzazione dei giovani, ma sembrava un po’ azzardata in un Torneo tanto equilibrato e compresso come questo. Eppure la bravura del mister e di tutti i ragazzi ha permesso di trasformare un’ipotetica debolezza in una risorsa. “Abbiamo una squadra dalle buone qualità individuali e che è riuscita a forgiare un gruppo importante in poco tempo – ha affermato l’ex centrocampista di Lazio e Juventus, già campione d’Italia con gli Allievi del Lazio l’anno scorso in Basilicata – cediamo forse qualcosa dal punto di vista fisico ma il fatto di avere grande voglia e di saper far girare la palla ci permette di colmare questo gap”. A questo si aggiunge che Giannichedda ha potuto lavorare con uno zoccolo duro di almeno 4 giocatori allenati un anno fa nella vittoriosa spedizione lucana, tanto che due dei migliori di questa edizione Attili e Bendia erano la colonna portante degli Allievi 2012.

Risultati Semifinali
Puglia-Lombardia 1-4 dcr (1-1)
Lazio-Veneto 2-0
Finale – Così in campo sabato 30 marzo (10:30): Lazio-Lombardia (Ferrini)
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PUGLIA-LOMBARDIA 1-4 d.t.r. (1-1)
Reti: 39′ pt Russo (P), 21′ st M. Bettoni (L).
PUGLIA: Pizzolato, Semerano, Favia, Bruno, Russo (39′ st Sciancalepore), Kamano, Richella, Prinari, Colucci, Pagnelli, Perlangeli. A. disp. Simone, Russi, De Paolis, Palmisano, Auciello, Ricucci. All. Ferrante.
LOMBARDIA: Passoni, D. Bettoni (31′ st Della Morte), Bonalumi, Botturi, Dosso, Gandolfo, Patelli, Pesce, Scarcella (34′ st M. Bettoni), Trovesi (27’st Paganin), Zorloni (28’st Cozzoli). A disp. Nicosia, Cascino, Gallinelli, Neotti. All. Milanesi.
NOTE: sequenza rigori Mattia Bettoni (L) gol, Kamano (P) parato, Cozzoli (L) gol, Rizzo (P) alto, Pesce (L) gol, Paganini (P) alto.
La Lombardia vola in finale nella categoria Juniores. La squadra di Milanesi ha superato 4-1 la Puglia ai calci di rigori dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi col risultato di uno a uno. Un incontro giocato a viso aperto tra due ottime formazioni che hanno offerto spettacolo al comunale dell’Annunziata di Castiadas gremito da un folto pubblico. E’ stata la Puglia a sbloccare il risultato con Russo. Nella ripresa decisivo l’ingresso di Mattia Bettoni nelle fila della Lombardia che, oltre ad aver dato maggior brio alla manovra, ha firmato il gol dei pareggio. Quindi i calci di rigore con la Lombardia che ne ha segnati tre mentre la Puglia ne ha sbagliato altrettanti. Sin dalle prime battute le due compagini offrono un buon calcio con fraseggi interessanti. La Puglia sblocca il risultato al 39′ grazie a Russo che intercetta un retropassaggio di Botturi e batte Passoni in uscita. Nella ripresa al 17′ Colucci su punizione coglie la traversa. Il tecnico della Lombardia Milanesi inserisce Mattia Bettoni. La mossa si rivela azzeccate e dopo 4′ lo stesso giocato con un preciso diagonale firma il pareggio. La Lombardia insiste e poco più tardi va vicina al raddoppio con Dosso, Pizzalato salva. Al fischio finale si va direttamente ai rigori. In gol per la Lombardia Mattia Bettoni, Cozzoli e Pesce. A fine gara rinfresco offerto dalla società Castiadas che ha anche consegnato una cassa di arance a le due squadre.

LAZIO-VENETO 2-0
RETI: 30′ pt Perelli; 12′ st Attili
LAZIO: Placidi; Tofani (30′ st Sandroni), Perelli, Liardo, Fiore; Bensaja, Cacchioni (11′ st Maffeo), Gelonese, Rebecchini, Schiavon; Attili (46′ st Rausa), Bendia (21′ st Troccoli); a disp. Della Vecchia, Gesmundo, Maestrelli, Migliozzi; All. Giannichedda.
VENETO: Hu; Bressan (1′ st Salvadori), Gallina (24′ st Gardoni), Irpati, Luise; Righetti, Petrovic (19′ st Cissè), Mignolli (38′ st Marchi), Ibrahim; Boudraa, Lovato. Allenatore: Toniutto; a disp. Noe, Gomiero, Riello, Trentin.
ARBITRO: Claudio Deiana di Cagliari
Con una prova di grande personalità il Lazio supera il Veneto con un netto 2 a 0 e vola in finale: l’undici allenato da Giuliano Giannichedda è riuscito nell’impresa di imbrigliare la fortissima compagine avversaria, apparsa poco brillante probabilmente a causa della tanta fatica accumulata nei numerosi impegni ravvicinati di questi giorni, e di colpirla cinicamente con due dei suoi uomini simbolo: il capitano Patrick Perelli e il bomber Vittorio Attili. Il Lazio parte subito fortissimo, mettendo sotto pressione la difesa veneta: dopo appena due minuti di gioco uno scatenato Bendia, tra i migliori dei suoi, colpisce la traversa con una grande conclusione dalla distanza; al 6′ ancora Bendia guadagna prepotentemente il fondo, serve Schiavon che trova il tempo per battere a rete ma senza fortuna. Il Veneto soffre le azioni manovrate dei laziali e si affida ai lanci lunghi nel tentativo di scavalcare il centrocampo: al 14′ Mignolli si propone sulla fascia ma il suo cross termina sul fondo. Il Lazio continua a macinare gioco e si affida alle iniziative dei suoi esterni, con il solito Bendia che al 17′ semina il panico tra i difensori avversari ma non trova però la via della rete. I ragazzi allenati da Toniutto si affacciano in avanti soprattutto con Lovato, ma Perelli e compagni reggono l’urto. Il Veneto guadagna metri, ma viene inesorabilmente punito nel suo momento migliore: alla mezz’ora Bensaja, direttamente su calcio di punizione, mette a centro area una palla cui si avventa prepotentemente Perelli che di testa supera Hu. Il Lazio acquista sicurezza, il Veneto non punge: al 32′ Petrovic calcia centrale; al 43′ Boudraa si libera bene del suo marcatore diretto, ma non è fortunato al momento del cross. Italo Bressan, poco prima del riposo, non sorprendere Placidi con un tiro troppo centrale. Nella ripresa il copione non cambia, con Gelonese e Schiavon che dominano a centrocampo e amministrano facilmente il gioco; al Veneto non restano che le briciole: al 5′ Boudraa, di testa, manda la palla di poco alta sulla traversa; al 9′ ci prova ancora Mignolli su punizione. Al 12′ Vittorio Attili, tra i più intraprendenti dei suoi, sigla il colpo del definitivo ko: l’attaccante si allarga sulla destra, riceve palla, entra in area e trafigge con una stoccata secca Hu. Il Veneto si butta in avanti con Budraa e Cissè, lasciando però ampi spazi per le ripartenze degli avversari: al 32′ Attili manca di un soffio il 3 a 0; Gardoni, al 43′, manda a lato l’ultima occasione per siglare la rete della bandiera. Giuliano Giannicchedda è visibilmente soddisfatto al termine di una sfida che la sua squadra è riuscita ad interpretare alla perfezione: «Faccio i miei complimenti ai ragazzi, perchè hanno disputato una grandissima partita; abbiamo affrontato la squadra più forte dell’intero torneo, almeno per quanto riguarda l’attacco, concedendo davvero pochissimo ai nostri avversari. Quando si passa in vantaggio, poi, è tutto ovviamente più facile, visto che c’è la possibilità di fare qualcosa in più in contropiede, come in effetti è stato. Siamo riusciti a sfruttare al massimo la rapidità e la tecnica delle nostre punte, è andato tutto nel verso giusto». Domani, intanto, è in programma la finale: «Sarà importante recuperare le energie, siamo felici di essere arrivati in finale, si tratta sicuramente di una bella vetrina per tutti i nostri ragazzi». Mister Fabrizio Toniutto non cerca alibi e analizza lucidamente la sconfitta maturata contro il Lazio: «Una partita correttissima, arbitrata molto bene, dove abbiamo concesso un po’ troppo agli avversari, ci siamo battuti contro una buona squadra, che ha vinto con merito. Abbiamo subito il primo gol nel nostro momento migliore, per una leggerezza difensiva; lo svantaggio ci ha tagliato le gambe soprattutto a livello mentale». Il Veneto oggi è apparso meno incisivo rispetto al solito. «Il Lazio si è chiuso bene, abbiamo faticato a trovare gli spazi in avanti. Ho provato a cambiare qualcosa a livello tattico ma non siamo stati abbastanza precisi. Accettiamo il risultato con serenità, convinti di aver dato il massimo. Voglio ringraziare i ragazzi: è stata un’esperienza magnifica, abbiamo creato un gruppo meraviglioso». Tra gli artefici principali di questa bellissima vittoria c’è sicuramente capitan Patrick Perelli, vero e proprio pilastro della difesa laziale e autore del bellissimo gol che ha sbloccato la gara. «E’ stata una partita difficilissima – esordisce Perelli – dove siamo stati bravi a rispondere colpo su colpo al Veneto, riuscendo a non mollare niente dall’inizio alla fine; in più ho anche trovato il gol, meglio di così non poteva andare per quanto mi riguarda. Sono contento anche per il nostro bomber, Vittorio Attili, che siglando la seconda rete ha confermato di essere tra i giocatori più forti di questo torneo». A chi dedichi questo gol e questa vittoria? «Lo voglio dedicare a mio padre, perchè mi segue sempre, e a tutti i miei compagni perchè mi aiutano tantissimo». Ti aspettavi di arrivare in finale all’inizio di questa manifestazione? «La squadra sicuramente è buona, siamo un gruppo compatto, non è facile batterci. Sapevo che avremmo potuto fare bene, ma nel calcio non si può mai dire: contro la Liguria abbiamo acciuffato il pari all’ultimo minuto, senza quel gol non saremo mai arrivati sino a qui». Come si vince una finale secondo te? «Con il carattere e con il cuore. Siamo un po’ stanchi, ma abbiamo un grande fisioterapista, ci rimetterà in sesto».

FONTE: lnd.it/torneodelleregioni