INTERVISTA A SAVERIO MIRARCHI, PRESIDENTE LND CALABRIA

Un presidente attento ai problemi delle squadre (e non è retorica), che si è messo in testa di modernizzare il calcio giovanile della Calabria. E’ un presidente che sa che c’è molto da fare per portare la Calabria al pari delle migliori regioni italiane, ma che non ha paura del gravoso compito che lo attende. I problemi sono tanti ma la Calabria – secondo lui, e non è il solo – ha le potenzialità per poterli superare. Un ottimista dalla faccia pulita che vede il bicchiere mezzo pieno, che non si abbatte nemmeno in questo momento di difficile crisi economica. Il mondo del calcio, è convinto, che possa fare molto per contribuire a dare fiducia, in questo momento storico di indubbia difficoltà, a tutta una regione in cui il gioco del calcio ha rappresentato molto. In questa intervista abbiamo tratto notizie importanti che possono, anzi devono, infondere maggiore sicurezza in chi si appresta ad iniziare una stagione calcistica lunga nove mesi e in cui il presidente Mirarchi è certo che le gioie saranno maggiori delle delusioni.

D. – Come prima domanda voglio chiederle lo stato di salute che vive il settore giovanile calabrese.
R. “Sicuramente quello attuale è un momento di grande crescita e ce ne accorgiamo dalla conta delle squadre che aderiscono ai campionati regionali. Cresce pure l’attenzione sul calcio giovanile intorno al quale c’è una grande richiesta di partecipazione. Vuoi per la crisi economica che stiamo vivendo, sempre più persone si occupano ed investono sui giovani. Il calcio giovanile è in ascesa, in controtendenza con il resto dei campionati dilettanti”.

D. – Sabato 5 prendono il via il campionato regionale Allievi, mentre nel week-end successivo parte quello dei Giovanissimi regionali, due categorie importanti; che tornei si attende?
R. “Come sempre mi aspetto due campionati dai contenuti tecnici abbastanza elevati e questa mia affermazione è dettata dal fatto che in Calabria ci sono scuole calcio di assoluto valore. Storiche società di settore giovanile che in tanti anni di attività hanno dato la possibilità a molti ragazzi di approdare in club professionisti. Un dato è certo, sempre più società attingono dalle scuole calcio e questo è un segnale da non trascurare”.

D. – Si prevede una stagione ricca di appuntamenti, non solo i campionati ma anche rappresentative e tornei; la qualità del calcio giovanile calabrese ci permette di guardare al futuro con entusiasmo? In pratica è ottimista o pessimista sul futuro del nostro calcio?
R. “Personalmente sono assai ottimista. Nonostante si viva un particolare momento storico il nostro calcio ha qualità e quantità per superare tutte le difficoltà. Anzi, per noi è un buon momento e questo non può che farmi enormemente piacere”.

D. – Nella nostra regione, e non solo, purtroppo la giustizia sportiva è chiamata sempre a pronunciarsi; dirigenti e giovani calciatori, ma anche il pubblico dagli spalti a volte non dimostrano la correttezza che serve. La cultura sportiva e il rispetto delle regole stanno crescendo tra gli addetti ai lavori nella nostra regione?
R. “Noi stiamo investendo molto su questo aspetto. Il fair play è in testa ai nostri pensieri e stiamo portando avanti l’idea che dirigenti e tecnici in primis debbano essere prima di tutto educatori e poi allenatori. Visto che abbiamo a che fare con giovani c’è bisogno che le società puntino molto sull’educazione. Ai ragazzi va insegnata la correttezza ed il rispetto delle regole. Per questo motivo un ruolo decisivo lo giocano i genitori che devono comprendere che non tutti possono diventare campioni. La partita deve restare un momento di crescita e di puro divertimento. E’ sbagliato pensare che la gara possa essere un passaggio per diventare qualcuno. Solo se si capirà che ogni sfida altro non è che un momento di gioia si potrà superare il problema di assistere sugli spalti a litigi futili ed inutili. Purtroppo alcuni genitori si sentono particolarmente coinvolti in un progetto che è solo dei loro figli e non il loro. Il problema sta in questo e le società possono fare molto nel frenare un atteggiamento che, ripeto, è sbagliato e procura i danni maggiori”.

D. – Dal convegno sull’impiantistica sportiva, tenutosi a Bologna pochi giorni or sono, che confronto esce sulla differenza a livello di impianti tra la Calabria ed il resto d’Italia?
R. “Si è sempre saputo che tra la nostra regione ed il resto d’Italia purtroppo c’è una differenza dal punto di vista qualitativo ma non dal punto di vista quantitativo. Nella nostra terra gli impianti li abbiamo ma vanno adeguati ai tempi e alle necessità di chi ama fare calcio. I problemi dell’impiantistica non spettano a noi ne alle società risolverli. E’ chiaro che sono le amministrazioni, che poi sono i proprietari delle strutture sportive, ad avere l’onore di migliorare le condizioni degli impianti. Sono investimenti che vanno fatti per assicurare ai giovani che fanno sport, ed in questo caso a quelli che giocano a calcio, di poterlo fare in totale sicurezza. Il convegno di Bologna è servito per farci capire meglio l’importanza che possono avere il fotovoltaico, il led e le pompe di calore nel risparmio energetico. Un fattore che non va trascurato in futuro ma soprattutto nel presente”.

D. – La visita di ieri del presidente della LND Carlo Tavecchio è un avvenimento importante, posso chiederle di cosa avete parlato e che giudizio dà il presidente federale sul mondo del calcio nella nostra regione?
R. “Intanto il presidente Tavecchio è venuto nella nostra sede federale di Catanzaro per verificare lo stato dei lavori della trasformazione del nostro campo di calcio di terra battuta in un moderno campo in erbetta sintetica. A tal proposito voglio ricordare che la Lega Nazionale Dilettanti ha dato un contributo notevole nella realizzazione di questo campo di cui poi, ultimati i lavori, che pensiamo si concluderanno entro la fine dell’anno, ne potranno usufruire tutte le società sportive. Nell’incontro il presidente Tavecchio si è detto preoccupato per la crisi economica che sta colpendo in modo così forte tutte le regioni italiane e soprattutto quelle del sud, ma si è reso anche conto che qui da noi in Calabria la percentuale in negativo di tutta l’attività non supera la soglia del 4%, una soglia inferiore al resto delle regioni italiane”.

D. – Chiudiamo la nostra intervista chiedendole cosa si augura, su tutti i fronti, da questa stagione sportiva appena iniziata?
R. “Potrebbe essere nuovamente una stagione entusiasmante se il fair play e la correttezza prevarranno su tutti i campi. L’augurio è quello che si possa proseguire nel lavoro fatto finora, affinché i giovani possano capire che il calcio è un gioco e che il resto viene da sé. Noi ci adopereremo per assicurare un regolare svolgimento dell’attività che nel caso dei campionati Allievi e Giovanissimi si concluderà con una due giorni in cui si disputeranno le final four, che rappresentano un appuntamento importante e molto seguito dove viene data la possibilità ai ragazzi delle squadre più forti della stagione di mettersi ulteriormente in mostra e per alcuni di loro di vedere realizzato il proprio sogno che resta quello di approdare nel calcio che conta”.

Paolo Nigro