FRANCESCO INGEMI, IL GREGARIO CHE HA UN ‘IDOLO’ NORMALE


Bisogna anche sottolineare che l’aiuto della Dea bendata va in un certo qual senso guadagnato: “la fortuna aiuta gli audaci”. Chi se l’è saputa conquistare, dimostrandosi audace e facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto, è Francesco Ingemi, difensore della Primavera nato il 4 gennaio 1991 nella vicina città di Messina. Un gregario sempre disponibile e concentrato: con la cessione di Bognanni gli spazi per lui sono aumentati, e nella partita vittoriosa di Roma, contro la Lazio, è stato schierato da titolare, sulla corsia mancina, un ruolo che è destinato a ricoprire con continuità nell’arco di tutto il girone di ritorno.
D. – Dove hai iniziato a giocare a pallone da bambino?
R. – ‘Ho cominciato per puro divertimento, come ogni bambino. A 11 anni giocavo con il Camaro, squadra in provincia di Messina, ho vinto un campionato ed è arrivata la chiamata del Catania, e sono felice di avere questa opportunità’.
D. – Parliamo del tuo punto di forza nel rettangolo di gioco, quale ritieni possa essere ?
R. – ‘La determinazione è il mio maggior punto di forza, quando sono in campo non mi risparmio mai, punto a dare sempre il massimo’.
D. – E in cosa pensi di dover migliorare invece?
R. – ‘C’è molto da lavorare, per arrivare ad alti livelli, probabilmente devo migliorare in tutte le componenti del calcio’.
D. – Giochi a sinistra nella linea di difesa, il tuo idolo in campo risponde alle tue stesse caratteristiche?
R. – ‘Sì, il mio idolo in assoluto è Manuel Pasqual della Fiorentina, un ragazzo umile ma davvero forte, dotato di un cross perfetto. Abbina tanta tecnica a molta corsa e sacrificio’.
D. – Ma la posizione di terzino sinistro è il tuo vero ruolo naturale?
R. – ‘Non proprio, da piccolo ho iniziato e giocato sempre come esterno alto di centrocampo, da un paio di anni però gioco come terzino, mi trovo comunque bene, la fase difensiva va molto meglio’.
D. – La cessione di Bognanni ti ha aperto spazi importanti, pensi di meritare il posto di titolare?
R. – ‘Sicuramente sì, e adesso devo mettere in campo tutte le mie capacità e dimostrare le mie potenzialità’.
D. – Pensi mai alla convocazione in prima squadra ?
R. – ‘Sì, ovviamente, come credo tutti i miei compagni. Da parte mia posso affermare che ci sarà sempre il massimo impegno, poi se sono rose fioriranno’.
D. – Il sogno nel cassetto di Francesco Ingemi?
R. – ‘Arrivare in serie A con la maglia del Catania’.
D. – Durante gli allenamenti quanti consigli ti dà mister Amura?
R. – ‘Tantissimi, soprattutto sul piano tecnico e tattico. Ma è anche un buon maestro di vita, una bravissima persona’.
D. – Usciamo dall’ambito calcistico e parliamo del tuo carattere, quali credi siano i tuoi pregi e i tuoi difetti ?
R. – ‘Il mio peggior difetto purtroppo consiste nell’essere a volte un po’ troppo impulsivo e testardo. Pregi? Posso dirti che sono un ragazzo molto buono e molto orgoglioso’.
D. – Come impieghi il tuo tempo libero?
R. – ‘Sono al quinto anno di Agraria come molti miei compagni, quando posso mi piace stare con la mia ragazza, la mia famiglia e con gli amici a vedere partite. Amo molto pescare, mi rilassa tantissimo e mi fa stare bene’.
D. – Concludiamo con il consueto saluto ai tifosi del Catania ed una dedica libera speciale…
R. – ‘Un saluto a tutti i sostenitori rossazzurri, con la speranza di poter festeggiare una bellissima salvezza a fine anno. La dedica va a molte persone, alla mia famiglia, alla mia ragazza ma anche ai miei più cari amici’.
La consapevolezza dei propri mezzi si dice che aumenti con il passare del tempo, molte volte è innata nella mente di alcuni giocatori: Francesco sa il fatto suo, umile ma ambizioso allo stesso tempo, una caratteristica che molti ragazzi della sua età ancora non possiedono. Attendiamo la sua esplosione, da gregario di lusso a titolare; il passo è breve, adesso tocca a lui dimostrare di meritarlo.