TAVECCHIO PUNTA SUL RILANCIO DEL CALCIO ITALIANO

al quale ha illustrato le scelte strategiche ed il programma degli interventi da attuare per il rilancio del calcio italiano. Tavecchio ha affrontato con Delrio le principali tematiche all’ordine del giorno, dall’impiantistica sportiva di vertice e di base alle questioni fiscali a favore del sistema, dalle politiche tese a favorire l’incremento dei giocatori eleggibili per le squadre nazionali alle iniziative per tutelare i vivai, fino alla questione relativa al vincolo sportivo per i calciatori Dilettanti. Nei prossimi giorni, la FIGC presenterà al Sottosegretario Delrio un dossier dettagliato sulle questioni affrontate. Tavecchio vuole dare un calcio alle polemiche attuando il programma che lo ha portato all’elezione alla più alta carica del calcio italiano. Il numero uno federale è concentrato a proseguire il lavoro con il suo staff per la riforma del calcio italiano, che dovrebbe entrare in vigore a partire dalla stagione sportiva 2015-2016. Per rilanciare il calcio italiano, in crisi nera ormai da anni, il neo presidente ripartirà dalla riduzione della Serie A a 18 squadre e alla limitazione dell’impiego di calciatori stranieri, imponendo un tetto minimo di italiani in campo. Riforma che andrà a toccare tutti i campionati: la Serie A scenderà a 18 squadre, la B da 22 a 20 con le quattro squadre in esubero che saranno accolte dalla nuova Lega Pro unica. Lo snellimento dei campionati ha il chiaro scopo di alzare il livello del calcio nostrano e al contempo di promuovere in prima squadra i talenti italiani. A tal scopo, Tavecchio punterà all’approvazione del numero minimo di italiani negli undici titolari: l’obiettivo è quello di iniziare con 4 per arrivare l’anno successivo a sei. Analogamente a quanto accade in Inghilterra, sarà istituita una commissione che dovrà giudicare quali siano gli extracomunitari meritevoli di entrare nel calcio italiano e quali no. Nelle intenzioni del nuovo presidente federale, il regolamento dovrà essere approvato nel giro di otto mesi, in modo da poter essere applicato già a partire dalla stagione sportiva 2015-2016.

FONTE: FIGC.IT