VIAREGGIO CUP: LA JUVENTUS ANCORA UNA VOLTA IN FINALE


L’Atalanta che ha avuto in mano il match per quasi mezz’ora, lascia con rammarico facendosi un mea culpa per gli errori della punta Gabbiadini, ipnotizzato per ben tre volte dal magico posizionamento del portiere Pinsoglio, altro elemento fondamentale nella galoppata bianconera verso la finalissima di lunedì. E’ stata anche la partita di Yago. Suo il guizzo in area bergamasca che ha dato la svolta decisiva. Bella sfida, soprattutto di qualità con i nerazzurri bravi nel scegliere una partenza a tavoletta, fatta di fraseggio stretto a tre. Una gabbia itinerante che ha messo in crisi il centrocampo bianconero, troppo spesso pescato in errore e in superficialità. Giandonato, appena baciato dalla sorte con l’esordio in serie A a Livorno, ha vissuto un primo tempo distratto al punto da regalare tre ripartenze alla furia imprecisa di Gabbiadini. Brividi a ripetizione dalle parti di Pinsoglio, Juventus fin troppo attendista sui tagli da destra di Meduri, compagno di reparto a rimorchio di Gabbiadini. Così va il calcio e gli errori in fase conclusiva si pagano con gli interessi. Puntuale nella catena negativa si inserisce pure il difensore De Leidi, che sbuccia un lancio in verticale di Giandonato e permette (39’) a Yago di anticipare in dribbling il portiere Rossi e mettere in rete. Un colpo da ko autentico per chi ha creato tanto senza un minimo raccolto. La Juventus a questo punto dimostra tutta la sua grandezza applicando cinismo tattico sull’avversario in affanno. Gioco più arioso sul brillante Esposito, che domina la fascia destra e innesca situazioni da rete. Ma è ancora Gabbiadini ad avere il pareggio nei piedi (43’), ma sempre Pinsoglio gli si oppone. Miracoloso il portiere bianconero, un autentico riparatore degli errori altrui. Nella ripresa l’Atalanta resiste per una decina di minuti, poi su un retropassaggio corto di Crncic ecco l’agguato di Immobile che obbliga, in area, al fallo da ultimo uomo l’esterefatto De Leidi (12’ st). Rosso ed espulsione del difensore. Sul dischetto Immobile ed è il raddoppio bianconero. Atalanta in dieci, ma non arrendevole. Entra anche Boniperti, nipote d’arte. Ma è Esposito che imperversa, sua la traversa scheggiata (32’ st) dopo azione personale.  Ultimo colpo di coda dell’Atalanta con Pandiani (28’ st) che trova l’attento Pinsoglio. Match in archivio, come la Juventus che si conferma dominatrice assoluta di questi ultimi otto anni. Sei finali conquistate, quattro vinte. La Viareggio Cup è davvero terra bianconera, la conferma di questa tendenza è attesa in occasione della finalissima. Comunque vada, il vivaio bianconero si conferma di valore assoluto. Una programmazione partita da lontano e i frutti si raccolgono soprattutto a Viareggio dove la visibilità è massima a livello giovanile.

JUVENTUS-ATALANTA 2-0
JUVENTUS (4-3-2-1): Pinsoglio; Bamba (35′ st. Romano), Alcibiade, De Paola, Crivello; Pirrotta (20′ st. Boniperti), Giandonato; Esposito, Yago, Belcastro; Immobile. (A disposizione: Piccolo, Ferrero, Serino, Fischnaller, Libertazzi, Terrazzino, Giovinco). All. Bruni.
ATALANTA (4-3-2-1): Rossi; Colombo, Gavazzeni, De Leidi, Canzian; Kone, Coulibaly, Monacizzo; Meduri (6′ st. Minotti), Crncic (31′ st. Franciosi); Gabbiadini (23′ st. Pandiani). (A disposizione: Facheris, Perico, Rota, Baselli, Gatto, Toivomaki). All. Bonacina.
ARBITRO: Ostinelli di Como.
RETI: 39′ pt. Yago (J); 13′ st. Immobile [rig.] (J).
NOTE: spettatori 800 circa; espulso 12′ st. De Leidi (A); ammonito Yago (J), Coulibaly (A), Gavazzeni (A) e Kone (A); angoli: 6-4; recupero 1′ e 3