MIGLIORARE IL RAPPORTO TRA GENITORI E GIOVANI CALCIATORI SI PUO’, E SI DEVE FARE


Il ruolo di educatori è quindi sempre più difficile e chi è preposto a farlo non sempre ha vita facile. Anche Luciano Spalletti, ex tecnico della Roma, in visita nei giorni scorsi ad un centro per giovanissimi ha raccontato la sua personale esperienza riferendo un episodio risalente agli inizi della carriera quando dovendo nominare il capitano di una squadra scelse quello che a scuola aveva ottenuto la pagella migliore sollevando la protesta di un papà che minacciò di ritirare il proprio figlio dalla scuola calcio. Nonostante sia passato del tempo, questo appena citato non è l’unico caso. Al contrario, sempre più spesso assistiamo ad una forsennata ambizione da parte dei genitori, maggiore di quella dei propri ragazzi che, in verità, molto probabilmente vorrebbero soltanto giocare e divertirsi. Tutto questo non fa bene al ragazzo che sotto pressione rischia di non dare il massimo delle proprie possibilità o al contrario, pur sforzandosi, è convinto di non fare mai abbastanza perchè i propri genitori pretendono sempre di più. Sognare il meglio per i propri figli è legittimo, ma condizionargli anche i momenti di svago non è forse troppo?

(Francesca Nigro)