UNA MATTINA INSIEME A PAPA BENEDETTO XVI


E’ stata una mattinata speciale, quella di , mercoledì 10 febbraio, per il calcio laziale. Che si è stretto intorno alla figura di Papa Benedetto XVI durante l’Udienza Generale nella sala Paolo VI in Vaticano. Oltre tremila le persone, tra dirigenti, calciatori giovani e meno giovani, tecnici e loro familiari che hanno affollato l’immensa sala delle udienze del mercoledì, riempita con la presenza di migliaia di altri fedeli, provenienti da ogni parte del mondo. L’appuntamento, per il calcio laziale, era di buon’ora, davanti alle splendide colonne del Bernini che compongono e adornano piazza San Pietro. Lì era fissato il raduno, per poi entrare alla spicciolata, ma con ordine, nella sala Paolo Vi, passando per i consueti controlli. Una volta dentro, i rappresentanti del calcio laziale si sono mischiati, com’è giusto e normale, con gli altri fedeli che, come noi, erano lì per salutare il Santo Padre e ricevere la benedizione. A guidare il gruppo del calcio laziale, che con questa Udienza ha voluto concludere le celebrazioni per i 100 anni del Comitato Regionale Lazio, c’era il presidente Melchiorre Zarelli e il Consiglio direttivo, oltre a migliaia di persone che vivono o gravitano dentro o interno al calcio dilettantistico laziale. A colorare la sala, oltre agli striscioni dei gruppi provenienti dalla Russia, dalla Croazia, dall’Argentina, dall’Inghilterra, dal Brasile, dalla Francia, dalla Spagna, dalla Colombia e da altri Paesi, anche il blu dei fazzoletti del Comitato Regionale Lazio, che caratterizzavano la presenza dei tanti bambini delle società che hanno raccolto l’invito del Comitato Regionale ma anche degli adulti, quasi commossi e partecipi davanti a Papa Benedetto XVI. L’urlo festante e l’applauso che ha accolto il Santo Padre si è levato altissimo al suo ingresso in sala, alle 10 e 30 puntuali. Nella sua catechesi, Papa Benedetto XVI ha voluto ricordare la figura di Sant’Antonio da Padova che “ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della spiritualità francescana”. In riferimento a Sant’Antonio, il Pontefice ha osservato: “Soltanto un’anima che prega può compiere progressi nella vita spirituale”, è questo “l’oggetto privilegiato della predicazione di Sant’Antonio”, che “conosce bene i difetti della natura umana, la tendenza a cadere nel peccato”, per cui “esorta continuamente a combattere l’inclinazione all’avidità, all’orgoglio, all’impurità, e a praticare invece le virtù della povertà e della generosità, dell’umiltà e dell’obbedienza, della castità e della purezza”. “Antonio – ha aggiunto il Papa – mette sempre Cristo al centro della vita, del pensiero e della predicazione», e «invita a contemplare i misteri dell’umanità del Signore». «Da una parte la natività” – ha precisato – che suscita sentimenti di amore e gratitudine verso la bontà divina – “dall’altro la visione del Crocifisso”. Il Papa ha quindi auspicato che “tutti, credenti e non credenti possano trovare nell’immagine del Crocifisso un significato che arricchisce la vita«. “Capiamo meglio importanza dell’immagine del Crocifisso – ha esortato Ratzinger – guardandolo vediamo, come dice sant’Antonio, quanto grande sia la dignità umana, il valore dell’uomo”. Dopo aver tradotto in numerose lingue straniere la catechesi, Benedetto XVI ha ringraziato e salutato quanti erano presenti all’Udienza generale. In particolare, si è soffermato sulla folta presenza del calcio laziale, che ha così voluto concludere le celebrazioni per i suoi primi 100 anni di vita. A fine udienza, dopo la benedizione, il presidente del Comitato Regionale Lazio, Melchiorre Zarelli, accompagnato da Margherita Gioia Masia, calciatrice della Roma femminile, da Innocenzo Failla, calciatore della categoria Allievi della Petriana, e dal giovanissimo Pietro Barnischi, anche lui con la tuta sociale della Petriana (i tre hanno simbolicamente rappresentato il calcio laziale) ha consegnato a Papa Benedetto XVI un quadro con lo stemma in argento dei 100 anni del Comitato Regionale Lazio. Poco dopo, anche il tecnico della Rappresentativa regionale di calcio a 5, diversamente abile, ha avuto modo di portare un saluto a Papa Ratzinger.
“Credo sia stata davvero una giornata carica di emozioni – spiega il presidente del Comitato Regionale, Melchiorre Zarelli – Le celebrazioni per i 100 anni di vita non potevano essere concluse meglio. Vedere tremila persone con indosso il fazzoletto identificativo del Comitato Regionale nella sala Paolo VI è stata davvero una bella immagine, che difficilmente verrà dimenticata. Voglio ringraziare le società che, con un sforzo organizzativo, sono state presenti all’Udienza Generale, e ne ho viste davvero tante provenienti anche da fuori Roma, ma comprendo anche quelle società che, per diversi e validissimi motivi, non hanno potuto invece essere presenti all’udienza. Le parole che Papa Benedetto XVI ci ha dedicato per i nostri 100 anni, possono e devono essere le linee guida per la pratica sportiva di oggi e di domani”.