LO SPRAR DI TRENTO ALLA SUA SECONDA FINALE CONSECUTIVA

Un’iniziativa che da lì in avanti ha permesso alla Onlus fondata Paolo Cavagnoli e Umberto Fuma di proporre un nuovo modello educativo basato sui gruppi famiglia in alternativa agli istituti religiosi. Un percorso finalizzato ad accompagnare bambini, adolescenti e le loro famiglie nella crescita individuale e sociale.
In questa realtà, che ogni anno accoglie decine di giovani stranieri, si colloca anche lo sport, che con il Progetto Rete!, ha sposato intenti e modalità di intervento, sfruttando il calcio quale veicolo per l’inclusione e l’integrazione.
Accolta con grande entusiasmo da operatori e ragazzi, l’attività è cresciuta da sé, con un progresso che ha reso la formazione di Trento, composta prettamente da ragazzi centroafricani, di attestarsi come un dei più positivi esempi dell’intero Progetto.
Un approccio che, entrando in un’ottica sportiva, ha portato anche buoni risultati; lo scorso anno la squadra trentina si è aggiudicata la tappa disputata a Gatteo a Mare, spuntandola contro Lodi, che poi avrebbe conquistato la vittoria del torneo.
Nell’edizione 2019, nel raggruppamento tenutosi a Milano, presso il Centro Federale Territoriale di Quarto Oggiaro, i giovani trentini hanno ancora una volta avuto la meglio sui coetanei della lombardia che, come nel 2018, troveranno nuovamente come avversari nella Final Six in programma il 19 e 20 giugno a Bologna.

FONTE: Figc.it