L’IMPEGNO DELLA FIGC CONTRO IL RAZZISMO

attraverso numerose iniziative volte ad affermare i valori dell’integrazione, dell’inclusione e della lotta al razzismo.

Oltre a sostenere le diverse campagne internazionali, nel 2015 la FIGC ha ideato e avviato il programma ‘Razzisti? Una brutta razza’, finalizzato ad educare i giovani calciatori sul tema dell’integrazione con l’obiettivo di combattere il razzismo presente anche nel calcio, sensibilizzando i giovani calciatori attraverso momenti di incontro e riflessione su tutto il territorio italiano. A seguito del successo conseguito, nel 2016 il format del progetto è stato esteso agli istituti scolastici del territorio attraverso la creazione di una piattaforma dedicata. Il progetto, denominato ‘Tutti i Colori del Calcio’, ha permesso di realizzare 41 video caricati sulla piattaforma, con 17 regioni coinvolte, 43 istituti scolastici e 1.000 studenti partecipanti.

Tra le iniziative più importanti per favorire l’inclusione c’è il progetto ‘RETE!’, promosso e sviluppato dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC in collaborazione con lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Giunto alla quarta edizione, nel 2018 il progetto ‘RETE!’ ha registrato l’adesione di oltre 500 i minori stranieri richiedenti asilo residenti in 39 SPRAR di 10 regioni italiane.

La FIGC è in prima linea anche nella promozione della campagna UEFA ‘Equalgame’, evoluzione della campagna 2008 ‘RESPECT’. Dallo scorso gennaio la FIGC è presente sulla piattaforma EqualGame con un web documentary che ha come focus il progetto ‘RETE!’ quale modello di integrazione ed inclusione.

A dimostrazione di quanto il calcio svolga un ruolo fondamentale come fattore e strumento di integrazione sociale, si può notare come i tesserati per la FIGC nati all’estero rappresentino oltre il 4% del totale, per un dato aggregato di 58.689 nel corso della stagione sportiva 2015/2016, numero in forte crescita negli ultimi anni. Il 96% dei tesserati stranieri sono calciatori e le principali nazioni di provenienza sono Albania, Romania e Marocco.

FONTE: Figc.it