PRIMAVERA, IL BRESCIA UNICO CLUB SENZA STRANIERI

ROMA – L’Italia, grande paese in fatto di accoglienza, ha riempito di ragazzi stranieri le formazioni Primavera,

quelle, per intenderci, che anticipano il salto verso i campionati professionistici. Tutto a discapito dei vivai in cui, ne sono convinti gli osservatori, rimangono ragazzi potenzialmente bravi non valorizzati abbastanza. Invece si punta a giocatori fisicamente già formati provenienti dall’estero, a prescindere dalle qualità tecniche, anziché sui talenti nostrani. Di fronte ai numeri di stranieri di cui dispongono le società, in alcune casi come il Lecce se ne contano addirittura 21, spunta il Brescia a fare la differenza. I giocatori della sua Primavera sono infatti tutti nostrani, l’unico straniero presente è l’allenatore argentino Aragolaza. Un vivaio di ragazzi italiani, cresciuti tra Brescia e provincia, secondi in classifica nel campionato Primavera 2, che ha reso possibile l’idea del patron del club di avere una squadra composta da atleti “fatti in casa”. Se ovunque in Italia resta al momento pura utopia, il caso delle baby rondinelle è la dimostrazione che non è impossibile.
Intanto resta l’alta percentuale nei campionati Primavera 1 e Primavera 2 così suddivisa:
PRIMAVERA 1:
Sampdoria 2
Napoli 4
Pescara 7
Verona, Fiorentina 8
Torino, Roma, Empoli 9
Cagliari 10
Juventus, Genoa, Atalanta 11
Inter, Spal, Sassuolo, Milan, Bologna 12
Lecce 21

PRIMAVERA 2:
Brescia 0
Cremonese, Como, Reggiana, Vicenza, Benevento, Cesena, Ascoli, Salernitana 1
Reggina, Alessandria, Pordenone, Cittadella 2
Entella, Crotone, Cosenza, Frosinone 3
Udinese, Ternana, Spezia 4
Monza 6
Parma, Lazio 8
Pisa 9
Perugia 10
Venezia 16

Fonte: www.corriere.it