LA LND A FIANCO DI TELETHON E DELLA FONDAZIONE BORGONOVO


Domenica 13 dicembre scorsa ospite alla trasmissione “Quelli che il calcio…” condotta da Simona Ventura, per consegnare fisicamente il contributo della Lega Dilettanti al Comitato Telethon, ed il giorno successivo nella sede della Fondazione Borgonovo per festeggiare insieme all’ex giocatore di Como, Milan e Fiorentina il compleanno della struttura creata, insieme alla moglie Chantal, per raccogliere fondi da destinare alla lotta contro la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica).
In questo fine settimana il numero uno dei Dilettanti, nonché vice presidente vicario della Figc, ha ufficializzato il sostegno alla maratona Telethon con uno stanziamento di 100.000 euro che segue la proficua collaborazione dello scorso anno, con la quale la LND ha destinato 200.000 euro adottando un progetto di ricerca, curato dal dott. Giordano Liberi dell’IFOM di Milano, proprio su una forma giovanile di Sla. Nonostante la LND abbia meno di sei mesi fa destinato uno stanziamento di 250.000 euro a favore del calcio abruzzese, a seguito del sisma che ha stravolto la vita e la pratica sportiva in tutta la regione, la componente più numerosa del calcio italiano, che rappresenta l’espressione più leale e passionale di questo sport, ha voluto rinnovare il suo sostegno con l’obiettivo di dare l’ennesimo contributo concreto, ma anche e soprattutto per sensibilizzare il mondo dello sport a sostegno della ricerca. “Siamo vicini alle iniziative di solidarietà del Comitato Telethon, dimostrandolo con atti concreti – ha dichiarato Tavecchio – ma la nostra strategia, già ad inizio 2010, è quella di andare oltre, studiando ulteriori sinergie che vanno nell’ottica di una prospettiva pluriennale di marketing sociale; solo in questo modo si possono gettare le fondamenta di un progetto articolato in grado comunque di produrre frutti positivi per lo sport e per la lotta alle malattie genetiche, anche nel breve periodo”.
Altro passo importante, proseguendo nell’impegno contro la Sla, è stato compiuto a favore della Fondazione Borgonovo (www.fondazionestefanoborgonovo.it), alla quale è stato destinato un contributo di 25.000 euro. A suggellare la donazione ci ha pensato Tavecchio che, incaricato dal Consiglio della LND, ha fatto direttamente visita all’ex calciatore impegnato ancora nel mondo dello sport e del calcio in particolare, visto che dirige, di concerto con altri validi collaboratori ,il settore giovanile di una società dilettantistica lariana. Durante il colloquio, al quale ha assistito anche il direttore di Sky Sport Fabio Guadagnini, sono stati toccati diversi argomenti dove il presidente della Lega Dilettanti ha ribadito l’apprezzamento verso l’azione intrapresa nel campo della ricerca: “Sono felice di poter contribuire per la prima volta ai progetti della Fondazione che porta il nome di Stefano perchè è una persona speciale, innamorata del calcio, che combatte ogni giorno contro una malattia infame”. Grazie allo stanziamento deciso dalla LND verrà acquistato un elettromiografo per l’ospedale di Avezzano e questo è solo il primo passo verso un percorso che sicuramente potrà rinnovarsi nel prossimo futuro. “Credo che avremo occasione di collaborare anche in futuro – ha continuato Tavecchio – perchè la serietà delle persone che gestiscono questa avventura è certezza di importanti e preziosi risultati”. “Colgo l’occasione per ringraziare il presidente a nome di tutti i malati di Sla perchè il contributo che la LND ha voluto destinarci sarà messo a disposizione di un progetto molto ampio“, queste le parole di Stefano Borgonovo che durante l’incontro ha anche ricordato l’inizio della sua carriera quando era un ragazzo in quel di Giussano. L’idea ambiziosa che anima l’impegno della famiglia Borgonovo è quello di sostenere la ricerca per vincere la Sla attraverso “l’elargizione di contributi e rendite per l’assistenza domiciliare ed ospedaliera a favore dei malati di Sla nonchè il sostegno anche psicologico dei loro familiari”. Un obiettivo concreto che incide direttamente sulla vita di un numero di malati, purtroppo sempre crescente.
Di interventi a sostegno di iniziative del genere quindi ce n’è sempre più bisogno. E la LND vuole fare la sua parte. L’impegno a favore di progetti sociali della componente più numerosa del calcio italiano (circa 1 milione e mezzo di tesserati) non si è mai interrotto, anzi si rinnova con maggiore entusiasmo anche in questa stagione nonostante le difficoltà economiche generali in cui versa il nostro Paese. In particolare, nei dieci anni di presidenza Tavecchio il contributo della LND verso iniziative e progetti di solidarietà si è intensificato arrivando a toccare i 2 milioni di euro, raccolti con stanziamenti diretti o con il concorso dei Comitati Regionali e delle società dilettantistiche che si sono dimostrate sempre sensibili a qualsivoglia iniziativa sposata a livello nazionale. A ritroso nel tempo però è bene ricordare campagne, più o meno grandi, ma comunque importanti, che hanno contraddistinto lo sforzo della LND a sostegno della solidarietà sotto diverse forme. A cominciare dalla raccolta fondi lanciata dalla Gazzetta dello Sport a seguito dello tsunami che sconvolse le popolazioni del sud est asiatico ad inizio 2006. Con i suoi 500.000 euro la Lega Dilettanti divenne il primo sostenitore della campagna, contribuendo ad alleviare le sofferenze di migliaia di abitanti dei villaggi distrutti in Sri Lanka. Fedeli al ruolo sociale, prima ancora che sportivo, del calcio dilettantistico, la LND si è mossa anche favore della Comunità di San Patrignano raccogliendo fondi quale contributo per la costruzione di un campo di calcio in erba artificiale all’interno della comunità stessa. Nello sciagurato 2007, inoltre, la famiglia dei Dilettanti ha riservato un ricordo particolare anche ad Ermanno Licursi, dirigente di una società dilettantistica calabrese, e a Filippo Raciti, ispettore di Polizia di Catania, destinando un contributo alle loro famiglie. La vicinanza della Lega Nazionale Dilettanti verso iniziative benefiche è testimoniata anche dagli interventi a sostegno di campagne meno note, ma non per questo meno efficaci per l’impatto sociale che hanno avuto. È il caso del rinnovato sostegno all’Homeless World Cup disputatasi nel 2009 a Milano, per agevolare la sensibilizzazione e l’integrazione attraverso lo sport, dei progetti a difesa dell’infanzia come “Stars for Children” e “Casa Kim”, dei contributi verso popolazioni disagiate come il popolo Saharawi, il cui avvicinamento all’attività sportiva è osteggiata da decenni di condizioni di vita precarie a causa di povertà e guerre, ed organismi di volontariato per la cooperazione internazionale come “La Nostra Famiglia”.