IL SUDAFRICA STA A GUARDARE MENTRE LA FIFA SI ARRICCHISCE
“Siamo stati costretti a concedere alla Fifa delle agevolazioni sul pagamento delle tasse ma nonostante ciò, a causa della cattiva gestione del ricavo complessivo che il mondo calcio otterrà da questi mondiale è molto probabile che il Sudafrica dovrà rassegnarsi ad una forte perdita economica”. Da parte sua la Fifa attraverso il suo portavoce, Nicolas Maingot, ha risposto: “I mondiali di calcio sono la nostra maggiore fonte di guadagno. Sono i soldi con cui gestiremo tutte le nostre attività per i prossimi quattro anni, sino a Brasile 2014”. Il 75% della somma sarà investita nello sviluppo del calcio nel mondo. E quasi niente al Sudafrica che in questo modo, dopo aver speso circa 8 miliardi di euro per garantire lo svolgimento della manifestazione (sei stadi nuovi di zecca, quattro da ammodernare, infrastrutture, trasporti), si troverebbe a rischio fallimento: “Una perdita potenziale di almeno due miliardi”. Per il Sudafrica, che non ha applicato nessun tasso doganale “all’esercito della Fifa”, beni in entrata e in uscita di tutte le società e i gruppi affiliati, incluse le tv e i diritti di riproduzione, la Fifa ha mancato “di tatto”. A ciò va aggiunta l’autonoma gestione e conseguente protezione dei marchi sponsor ufficiali della manifestazione. Il caso delle olandesi che avrebbero sponsorizzato la birra Bavaria dimostra come a comandare siano i signori della Fifa. Infatti, “per noi non era un problema così grave – ammette Rich Mkhondo, capo del Comitato organizzatore – ma per rispettare i diritti sui marchi della Fifa siamo dovuti intervenire”. La rottura sembra dietro l’angolo e nemmeno l’aumento di poliziotti sembra essere stata una buona idea.