PER LA LEGGE SUGLI STADI ARRIVA UN ALTRO STOP
Viene data la possibilità di costruire uno stadio di calcio, con varie infrastrutture, in deroga alle leggi che riguardano i vincoli idrogeologici e archeologici. In pratica, si farebbe uno stadio dove non può essere costruito un ospedale e nemmeno una scuola. Il governo vorrebbe cancellare (cassare) la parte del testo dove è scritto: ”Nonché resta fermo il divieto di qualunque deroga ai vincoli archeologici e a quelli idro-geologici, in conformità e fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente”. Si cerca insomma di fare rientrare in corsa gli speculatori: chi vuole fare stadi ovunque, su qualsiasi terreno (e poco importa se sotto c’è una necropoli romana o etrusca, o se è una zona alluvionale vicino al Tevere…), l’importante è che ci siano supermercati, appartamenti, alberghi, eccetera. C’è chi con la scusa degli stadi vuole fare quartieri senza alcun vincolo.
Ora bisognerà vedere se il governo ritirerà questa modifica, chissà da chi voluta: altrimenti, addio legge.
FONTE: repubblica.it