NAZIONALE U21: APPLAUSI E CONSENSI PER LA GIOVANE E BELLA ITALIA


Sono in maggior parte ragazzi che faticano a trovare spazio nei loro club, discorso vecchio per questa nazionale, ma che in campo danno il massimo per far vedere di che pasta sono fatti: da Fabbrini, autore del primo gol, a Paloschi che realizza una rete gioiello, a Macheda al suo quarto centro in tre gare, a Crisetig, il più piccolo della nidiata con i suoi 18 anni appena compiuti alla prima da titolare, a D’Alessandro e Marrone uomini-assist. Una vittoria corale da parte di un gruppo che non ha faticato a trovare l’affiatamento, ma che soprattutto ha recepito le idee del suo nocchiero, ex giocatore navigato e di carisma, che ha portato le sue caratteristiche anche nell’avventura di allenatore sulla panchina azzurra.
È squadra di qualità, l’Under, ma ha anche carattere. E cresce di partita in partita. Ferrara ripropone il collaudato 4-4-2 con Pinsoglio in porta, in difesa da destra Donati, Camporese, Caldirola e Crescenzi, a centrocampo D’Alessandro, Marrone, Crisetig, Fabbrini, in attacco Paloschi – che torna dopo lunga assenza – in coppia con Macheda. Ed è subito show. In campo ci sono due squadre che non parteciperanno alla fase finale dell’Europeo e che stanno lavorando per il futuro. Ma c’è soprattutto l’Italia. All’11’ gli Azzurrini vanno vicini al gol con Macheda e sette minuti dopo, al 18’ passano in vantaggio: cross di D’Alessandro, colpo di testa di Fabbrini che, con perfetta scelta di tempo, infila Noring e realizza il suo primo gol con la maglia dell’Under.
Al 32’ arriva il raddoppio. Perfetta la preparazione, assist di Marrone, splendida la realizzazione di testa di Paloschi che bagna il rientro con un successo personale. Gioco sulle fasce e traversoni, l’Italia mette in difficoltà la Svezia che non riesce a superare la metà campo.
Nella ripresa subito tre cambi da parte di Ferrara: Bardi, all’esordio, al posto di Pinsoglio, Romizi per Marrone e Borini per Paloschi. È ancora l’Under a comandare il gioco e a dettare i ritmi. Al 12’ Macheda porta i compagni sul 3-0, sfruttando l’indecisione del portiere svedese che non trattiene un tiro di Fabbrini, l’azzurrino ruba palla spalle alla porta, si gira e infila di sinistro.
Partita chiusa, nonostante una disattenzione, un calo d’intensità che consente alla Svezia, con Larsson al 17’, di realizzare il gol della bandiera. Poi girandola di sostituzioni, come da programma. Spazio per tutti, anche per l’esordio di Faraoni, fino all’ultimo restano in campo rispetto all’inizio solo Caldirola e Camporese. Cambi in campo, ma non di mentalità: a una manciata di minuti dalla fine l’Italia sfiora il quarto gol con Gabbiadini e riceve l’abbraccio di Ferrara: “I ragazzi sono stati bravissimi – esordisce il tecnico – e abbiamo portato a casa una vittoria meritata. Frutto del lavoro di questi giorni: abbiamo avuto più tempo per stare insieme, per allenarci, per parlare, per conoscerci e per portare avanti le nostre idee. Stasera abbiamo lavorato anche di più sul possesso palla, cosa che non ci era riuscita contro l’Inghilterra”.
Una citazione a parte merita il più giovane degli Azzurrini: “Crisetig – sottolinea Ferrara – ha dimostrato di avere personalità, l’età non conta. Era già stato convocato da Casiraghi, segno che Gigi aveva visto in lui quelle doti che stasera ha dimostrato di avere. È la prima volta che lo porto con me e non ho avuto timore a buttarlo dentro”.

Fonte: figc.it