LA CRESCITA DEL SETTORE GIOVANILE IN ITALIA: L’OPINIONE DELL’ESPERTO GIANCARLO GIANNANDREA

Dopo anni di magra finalmente sembra che il movimento giovanile italiano torni a sfornare talenti. In esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it ne parliamo con Giancarlo Giannandrea, esperto di calcio giovanile e neo Ds. Il Dr. Giannandrea infatti lo scorso novembre ha conseguito a Coverciano la licenza di Direttore Sportivo al fianco di grandi nomi del calcio, come Cannavaro, Oddo, Galante e Valentina Mezzaroma, ed oggi è in attesa di una società dove tornare a dire la sua. Una passione che ha radici profonde: “Il calcio fa parte della mia vita, una passione nata da bambino, che mi è stata trasmessa da mio nonno paterno. Il mio obiettivo è stato sempre quello di far diventare questa mia passione un lavoro. Ci sono riuscito lo scorso novembre, all’età di 30 anni, una soddisfazione incredibile. Non mi fermo qui, perchè il mio prossimo obiettivo è quello di arrivare in Serie A, facendo prima la gavetta con i giovani”.

LA CRESCITA DEL SETTORE GIOVANILE – Fondamentale per la crescita dei giovani, le giovanili passano spesso nel dimenticatoio delle grandi società di Serie A: “Nonostante la mia giovane età, ho avuto già diverse esperienze con i giovani anche da istruttore. In Italia sembra che negli ultimi mesi qualcosa stia cambiando, e qualche giovane in più riesce ad emergere, un po’ per la crisi e un po’ per il fair play finanziario. Con l’avvento di Sacchi e la creazione del Club Italia, sono state costruite molte formazioni under, dove si andranno a formare giovani made in Italy. Personalmente sono contro la regola del minutaggio che vige in Lega Pro, perchè porta a sfruttare un ragazzo soltanto per ricevere fondi dalla Lega, farei un altro tipo di ragionamento, anche perchè poi si penalizzano gli over e i ragazzi vanno a perdersi”. In questi mesi tante sono state le proposte avanzate per far crescere il ruolo della categoria Primavera, prendendo come esempio quello che accade in Spagna: “Non credo servirebbe a molto, in Spagna c’è un’altra cultura calcistica, in Italia il livello del Campionato Primavera si è alzato abbassando l’età media, ad esempio quest’anno molte formazioni giocano anche con i ’96”.

LAZIO – La Primavera biancoceleste, ormai da anni è tra le migliori in Italia, anche in questa stagione si sta confermando ad altissimi livelli: “Rispetto agli anni precedenti, credo che il profilo tecnico si sia abbassato, mentre è salito quello agonistico, le partite sono molto più fisiche, poi il girone C che è quello del sud e da sempre si fonda sulla forza fisica, maggiore tecnica la possiamo trovare invece nei raggruppamenti del Nord. Non sarà facile quest’anno per i ragazzi di Bollini, per le Final Eight sarà una lotta serratissima a cinque con Napoli, Catania, Palermo e Roma. La Lazio però ha una buona organizzazione di squadra, che ho potuto vedere a Pescara nella partita vinta dai ragazzi di Bollini per 3-0, mi hanno fatto una buona impressione soprattutto per tanti singoli. Il tecnico di Poggio Rusco, sa mettere in campo i suoi ragazzi e credo se la possa giocare fino alla fine per lo scudetto. E’ una squadra quella biancoceleste improntata maggiormente alla fase offensiva, non buttano mai palla, mi hanno impressionato molto Rozzi, il longilineo Keita e mi ha incuriosito anche il terzino Pollace, che ha corsa, grinta e voglia di fare. Il Napoli capolista invece a differenza dei biancocelesti ha più individualità, e tanti giocatori forti tecnicamente”.

LE ALTRE – Siamo soltanto alla seconda di ritorno, ma si può già cominciare a capire quali saranno le squadre pronte a giocarsi il tricolore: “Nel girone A molto bene sta facendo la Juventus, subito dietro ci sono Genoa e Fiorentina, mentre nel raggruppamento B mi sta impressionando l’Atalanta che conferma la grande tradizione del settore giovanile della Dea, subito dietro, Chievo, Inter e Milan fanno fatica, anche se i gialloblu che ho visto dal vivo mi hanno fatto una bella impressione, una squadra forte fisicamente, con discrete individualità”.

FONTE: LALAZIOSIAMONOI