INFANTINO IN FIGC: “LA FIFA VICINA ALL’ITALIA”

la nazione in cui sono nati i suoi genitori e che lui stesso definisce ‘il mio Paese’: “Mi sembrava giusto iniziare i miei nuovi viaggi dall’Italia, per quello che ha sofferto e per lanciare un messaggio: la FIFA è presente, tutto il mondo sta con l’Italia e guarda all’Italia per come ha saputo reagire, come Paese e come movimento calcistico. Un grande merito va a Gabriele Gravina, non era facile”.

Prima di incontrare la stampa italiana e internazionale nella sede della FIGC a Roma, il numero uno della FIFA insieme al presidente federale Gravina ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tra i tanti temi affrontati la ripartenza del calcio, una ripartenza che passa necessariamente anche dalla riapertura degli stadi: “Il calcio senza tifosi non è la stessa cosa – ha dichiarato Infantino – ma la salute è più importante. Bisognerà lavorare e vedere cosa succede adesso, in questo periodo in cui la gente ricomincia a vivere a contatto. Ripartire con i tifosi è il nostro obiettivo, ma senza fare pressioni e senza fissare termini, lavorando con serietà al ritorno alla normalità”. Dopo aver ringraziato Infantino “per l’amore che ha per il nostro Paese e per la sensibilità dimostrata”, Gravina ha sottolineato come il presidente del Consiglio abbia ascoltato con grande attenzione le istanze del mondo del calcio: “Per gli stadi deve essere un’apertura graduale, ma che chiede una sorta di posticipazione rispetto all’attività scolastica. Parte prima la scuola, per poi verificare gradualmente la possibilità di riapertura degli stadi”.

Nell’incontro – durante il quale Gravina ha regalato a Conte la nuova maglia della Nazionale con le firme degli Azzurri che hanno preso parte alle prime due partite di Nations League con Bosnia Erzegovina e Paesi Bassi – si è parlato anche della possibilità di limitare i tamponi, con il principio del massimo rispetto della salute degli atleti, ma garantendo una maggiore flessibilità: “Speriamo di poterci allineare alle regole in vigore nel resto d’Europa – l’auspicio di Gravina – per non applicare sistemi troppo invasivi sui nostri atleti. Abbiamo avuto modo di parlare con il ministro Speranza e domani è prevista un’audizione del ministro Spadafora con il Cts per affrontare anche questo argomento”.

Per aiutare le federazioni nazionali a mitigare l’impatto finanziario della pandemia, la FIFA ha attuato un importante piano di sostegno economico: “Abbiamo investito un miliardo e mezzo di dollari in 211 paesi – ha ricordato Infantino – dando priorità al calcio di base, al calcio femminile e a quello dilettantistico. Se servirà altro faremo di più. Come FIFA siamo preoccupati per i club. E’ ovvio che l’impatto economico sarà enorme, più di 4 miliardi in Europa e dai 6 ai 7 miliardi nel Mondo, anche perché non si sa quando finirà e bisogna riflettere sul futuro. Da questa crisi se ne esce tutti insieme: UEFA, club, FIFA e federazioni”.

Infantino ha poi rivolto un pensiero a Zaniolo: “Un abbraccio a Nicolò per il suo infortunio, tornerà sicuramente più forte di prima”.

FONTE: www.figc.it