STAGIONE CONCLUSA DELLA PAGANESE

rimediato sette giorni fa sul campo del Monza. C’era grande entusiasmo sulle tribune popolate da genitori, parenti e amici, o semplicemente tifosi che si erano svegliati presto per sostenere i loro giovani campioni dal primo all’ultimo secondo di gara. E c’erano anche supporters rivali arrivati sin dalla Lombardia per non fare sentire troppo soli quei ragazzi, spesso neanche sedicenni.
Ad accogliere i 22 in campo sono stati i fuochi d’artificio sparati e dei fumogeni rigorosamente azzurri a ricordare che la Paganese è una fede che va al di là della categoria in cui si gioca.
Inizia un match sotto un caldo torrido, probabilmente sarebbe stato da internare chi ha stabilito l’orario del match sapendo le attuali temperature “africane” che si stanno abbattendo nel nostro bel paese. I ragazzi se le danno, agonisticamente parlando, di santa ragione e ad ogni pausa ne approfittano per dissetarsi, ma di sbloccarsi il match non ne vuole proprio sapere, o almeno sembra così. Perchè alla mezz’ora i Quaglietta Boys subiscono la rete del vantaggio ospite che suona come una doccia gelata in pieno inverno, ma la tribuna continua a trascinare i propri beniamini e così arriva dopo meno di un minuto il pareggio dei campani su calcio di rigore procurato da Sepe e realizzato da Malafronte. Prendono nuovo entusiasmo i padroni di casa e continuano a spingere, ma l’arbitro senza aspettare neanche un secondo di più al 40′ manda tutti a prendere non il famoso the caldo, ma qualcosa di rigorosamente fresco.
Nella ripresa la gara resta sempre spigolosa, la Paganese punta sulla forza di nervi e si affida troppo alle giocate individuali, il pubblico capisce il momento decisivo e sulle note di “dai ragazze non mollate” prova a dare ancora una nuova piccola scossa. I minuti passano e forse anche la frustrazione per non riuscire a impensierire mai davvero il portiere del Monza, anche i cambi dalla panchina accompagnati dagli applausi sia per chi esce che per chi entra non portano gli effetti sperati.
Allora tutti a guardare la mano dell’arbitro per capire l’entità del recupero “Sono tre? Si mi pare di si ma non si capisce con questo sole negli occhi”, nel secondo minuto di recupero è Arezzo che con una conclusione a giro fa gridare al “miracolo“, ma niente il Dio del calcio oggi ha deciso che non intende regalare nulla alla Paganese. Intanto si perde tempo e l’arbitro decide di allungare sensibilmente il recupero, la rete all’ultimo secondo di Coulibaly non cambia di una virgola i tanti applausi che il pubblico riserva ai ragazzi campani, quando l’arbitro decide che è ora di mandare la gente a pranzare a casa. Tutti si salutano, il Monza corsaro in trasferta fa festa giustamente con i propri tifosi, mentre i ragazzi di mister Quaglietta tornano negli spogliatoi a testa altissima per quanto dimostrato durante tutto il campionato.
La stagione dell’Under 16 della Paganese termina qui ma questo gruppo, che un anno fa nella categoria Under 15 con mister Sossio Finestra è arrivato sino alle semifinali arrendendosi soltanto alla Cremonese, è fatto di ragazzi che sanno unire abnegazione, impegno e talento.
Da dove ripartire allora l’anno prossimo? La risposta è semplicissima, da questi ragazzi che da due anni fanno cose “fuori dal comune” e da mister Antonio Quaglietta, serio professionista e molto apprezzato dagli addetti ai lavori. Probabilmente, però, per potersi giocare ancora una volta la possibilità di vincere lo scudetto di categoria, la società dovrebbe avere la forza di ampliare la rosa inserendo qualche piccolo innesto mirato, magari uno per reparto, ma di qualità.
Chapeau ragazzi!!!

FONTE: giovanilinazionali.it