FRASCA SUPERA L’IMBATTIBILITÀ DI SEBASTIANO ROSSI


Ed è noto, inoltre, che ha vinto più di tutti (nove partite) e per sette volte di fila. Però, c’è qualcosa di ancora più sorprendente in questo travolgente avvio di stagione. Convenzionalmente si è soliti dire che la porta della Roma è blindata da 900’, perché è vero. È vero, ma non del tutto. Perché Batman Frasca e compagni sono riusciti a fare anche meglio. Il segreto è tutto nei minuti di recupero concessi dagli arbitri in questo scorcio di torneo. Ben 49 giri di lancette, che addizionati ai 900 già noti portano l’imbattibilità difensiva alla bellezza di 949’. Che vuol dire soprattutto – per Frasca – aver stabilito il primato italiano d’imbattibilità, cancellando i 929’ del milanista Sebastiano Rossi, nella serie A stagione 1993/94. Se contro Frosinone, Lecce e Palermo la Primavera ha giocato complessivamente per 6’ oltre il novantesimo, di 3’ è stata l’appendice della sfida con l’Ancona. Poi ancora 6’ extra con il Catania, cinque col Gallipoli, tre contro Crotone e Bari, per arrivare ai 4’ della trasferta di Ascoli e addirittura al maxi-recupero del derby che si è chiuso addirittura al 97’. Cronometro alla mano, alla capolista mancano appena 51’ per raggiungere la fatidica quota mille. Roba, senza esagerazioni, da Guinness dei primati. Un’impresa costruita quasi per caso, all’inizio senza metterci troppa attenzione, da un gruppo che sta sorprendendo tutti per compattezza, capacità di aiutarsi l’uno con l’altro, senza primedonne e senza invidie. Alberto De Rossi lo ha ribadito sabato, al termine della trionfale stracittadina vinta per 2-0, quella del “ma che siete venuti a fa’” dedicato all’unisono da cinquemila voci alla squadra avversaria. Un record nato quasi senza accorgersene dicevamo, aggiungendo minuto dopo minuto nuove perle a questa prodezza che nessuno, nel calcio giovanile italiano ed europeo, è riuscito neanche ad avvicinare. E che, con attenzione, concentrazione oltre a quel pizzico di buona sorte che fa sempre comodo, potrebbe anche protrarsi nel tempo. Sabato, nella giornata numero 11 d’andata, la Primavera delle imprese e dei sogni sarà di scena sul rettangolo verde della Reggina, che è relegata nelle posizioni basse della classifica e che non brilla per produttività offensiva. Solo 13 le reti messe a segno dai calabresi contro le 27 romaniste. Frasca e compagni dovrebbero poter dormire sonni tranquilli e puntare a migliorare ancora la propria inviolabilità difensiva. A patto, in ogni caso, di non farsi prendere dall’ansia. Il traguardo dei mille minuti senza incassare reti si sta avvicinando, già a Reggio potrebbe trasformarsi in realtà. Del resto cosa ci sarebbe di strano per un gruppo che sta superando ogni limite immaginabile? Quando puoi contare su ragazzi in gamba, capaci magari di lasciare da parte una giocata individuale e di sacrificarsi per la squadra, allora tutto può succedere.

Fonte: Il Romanista